Timida e Strana

 Questo è un testo per me molto importante.

A chi lo legge,sappia che sta leggendo nel più profondo del mio cuore,una parte che avevo sempre tenuto chiusa ma che ho fatto uscire in un corso di teatro che mi è servito molto.

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Timida e strana, sono sempre stata

A socializzare, non sono mai stata brava

Pochi amici ho avuto, che negli anni ho perduto

Vero o falso era il loro sentimento, questo è ancora oggi il mio quesito.

Colpa mia sarà stata, o a loro poco importava?

 

La scuola non è stato un bel posto,

quasi sempre lacrime sul mio volto.

Non mi sono mai sentita accettata,

forse per questo l’ho abbandonata.

 

L’ho sempre tenuto per me, non l’ho mai detto

In camera mia, sotto le coperte o rinchiusa per terra nel bagno,

quelli i luoghi dove mi sfogavo a casa.

 

Troppo sensibile, per loro, ero io

Poco comprensibili per me, erano loro.

 

Solitaria e diffidente, sono diventata

Un brutto carattere, ho sviluppato, dicono.


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E questa è l'altra versione. Un grazie speciale va al mio prof di Teatro e a tutti i miei compagni di avventura,che ad oggi,a distanza di quasi un anno,sono amici speciali❤️.

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Timida e strana; mai stata brava io.

Pochi amici con me ho sempre avuto

Veri o Falsi non so? Poi li ho pure perduti. 

La scuola non è stata la mia spiaggia sul mare

né un tramonto da guardare o un vento caldo da ascoltare:

Mi hanno sempre dato la schiena i compagni e non ero all'ultimo banco; quanta pioggia scendeva al mattino fuori dalla finestra, dentro il mio cuore… e sopra il mio viso ormai senza un sorriso 

Quando poi si son tutti girati a guardarmi, vuota di già era quella mia sedia. 

Vivo spesso in capanna adesso, una di coperta e di lana, Abbasso la scuola c’è scritto all’ingresso; è lì che dormo e che, stanca del mondo, la pioggia e il mio pianto confondo. 

Timida e strana, mai stata brava io. Pochi amici oggi, veri e mai falsi: solitudine e diffidenza.


 

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