La meta è partire.Racconti di viaggio
La
metà è partire, andare lontano, molto lontano. Personalmente mi piacerebbe
visitare vari paesi, ma la verità è che mi fa paura partire. Vorrei viaggiare
da sola, ma non mi vedo capace di farlo.
Mi
chiedo spesso se riuscirò un giorno a partire, a raggiungere questa meta che
per il momento sembra cosi irraggiungibile
Credo
che mi farebbe bene viaggiare, soprattutto da sola. Sarebbe un’esperienza che
probabilmente mi farebbe crescere. E forse ne ho bisogno.
Io
non lo so cosa significa viaggiare, perché non ho mai viaggiato.
Quando
ho compiuto 18 anni avevamo preparato un viaggio in Spagna, mio paese
preferito, ma alla fine non ci andammo più, per mia decisione certo, perché,
non so, forse non mi sentivo pronta.
Eppure
io la Spagna ho sempre voluto visitarla, forse perché amo la lingua, perché mi
ha sempre incuriosita la cultura, perché non lo so, ma mi è sempre piaciuta fin
da bambina.
Voglio
ancora visitarla, conoscere Madrid, Barcellona, Valencia e la spagna in
generale.
Un
giorno ci andrò, è ancora un mio sogno da realizzare, una meta da raggiungere.
Non so quando, non so come, non so se sola o in compagnia, ma ci andrò.
Voglio
andarci non solo per conoscere il paese, per fare un viaggio, per allontanarmi
da casa e dalla mia routine, per crescere, per fare esperienza. No, voglio
andarci anche per imparare meglio la lingua. Ho studiato lo spagnolo al liceo e
sono profondamente innamorata di questa lingua, ma non ho mai avuto
l’opportunità di praticarla parlando faccia a faccia con un madrelingua. E
penso che al di là di tutto, sia necessario farlo, sia una cosa in più.
Vorrei
partire, forse non solo per esperienza ma anche per trovare qualcosa che non ho
ancora trovato; me stessa. Mi è capitato di leggere e sentire che viaggiare è
forse uno dei modi migliori per conoscere se stessi, per trovarsi, per capirsi,
per mettersi alla prova, etc.
Chissà,
forse viaggiando imparerei davvero anche a conoscermi e a capirmi. Mi rendo
conto che al momento ancora non è così.
La
meta è partire, ma è anche imparare, imparare forse anche la vita.
La
seconda destinazione nella mia lista, dopo la spagna è il Giappone. Eh già, è
un altro paese che mi incuriosisce per motivi diversi, ma vorrei davvero
visitarlo e imparare il giapponese per bene.
Vedo
il Giappone un po’ come un mondo a parte, forse perché i giapponesi sono quelli
che maggiormente hanno dato vita a storie di fantasia e di magia, quelle storie
che io tanto amo e dove spesso mi immergo.
Non
sarebbe bello poter entrare in uno di quei mondi fantastici che spesso leggiamo
nei libri o vediamo nei film e negli anime e manga?
A
me piacerebbe, anche se so che sono solo questo; fantasia.
Non
so se riuscirò mai a visitare questi paesi o se riuscirò mai a fare anche un
solo piccolo viaggio fuori dall’Italia, ma è una delle mie tante mete, ancora
non realizzate, ma sognate.
Perché
alla fine che cos’è la vita senza sogni, senza mete, senza prospettive?
Ammetto
di non aver mai viaggiato, di non aver mai preso un aereo in vita mia, di non
aver mai conosciuto e vissuto culture diverse, almeno non fisicamente.
Posso
dire che per il momento ho viaggiato solo nei miei sogni, ma un giorno lo so,
questa meta la raggiungerò; viaggerò e visiterò paesi nuovi, conoscerò culture
diverse dalle mie, farò delle nuove esperienze.
Perché
la meta è partire, ma il sogno è viaggiare.
Viaggiare ti fa vedere il mondo da molteplici punti di vista, credo che sia tra le esperienze più belle in assoluto.
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