Coltivare le proprie passioni e i propri sogni
Questo testo l'ho scritto come esercizio in una lezione di comunicazione dove dovevamo parlare delle nostre passioni e esporci davanti agli altri.
Parto dal presupposto che credo che ogni persona sia diversa da un'altra, che ognuno di noi possiede dentro di sé un qualcosa che nessun’altro ha.
Ho scelto come argomento di questo esercizio: la scrittura.
Perché? Perché è la prima cosa che mi è venuta in mente, il
mio primo pensiero e perché alla fine, la scrittura è parte della mia vita e
negli ultimi anni è diventata fondamentale, un bisogno essenziale.
Le persone hanno bisogno di aria per vivere, bene, io ho
bisogno di scrivere.
Non so dire bene il motivo per il quale mi sono appassionata
tanto alla scrittura. All’inizio è nato solo come uno sfogo, un modo per far
uscire fuori quello che non riuscivo ad esprimere a parole.
Sono sempre stata timida e introversa, diversa dai miei
coetanei. Particolare, mi hanno sempre detto che ho un carattere tutto mio e
poco comprensibile. Ed è vero, lo ammetto, ora, a distanza di anni, con una
maturità che non avevo a quei tempi, posso dire che è vero e che non mi
dispiace così tanto alla fine.
La scrittura mi ha aiutata, tanto.
Grazie a lei, ho conosciuto persone che condividono con me,
l’amore e la passione per lei. Ed è bello, è magico, ti fa sentire meno solo
nel mondo, mi fa sentire meno sola nel mondo e mi fa capire che forse non sono
io quella strana e che essere diversi non è una brutta cosa.
La scrittura è come una medicina per me, perché mi fa stare
bene e quando sto male e mi metto a scrivere, poi passa.
Non so sinceramente, quando è diventata così importante, in
che momento esatto della mia vita. Come ho detto, all’inizio è nato come uno
sfogo mio personale per poter in qualche modo far uscire fuori quello che non
riuscivo a dire a parole. Quello è stato un periodo burrascoso. Io e la scuola
ad un certo punto non ci siamo più capite e le medie sono state le peggiori,
tra tutti i miei anni scolastici. Forse l’età, forse l’adolescenza, forse il
contesto, non so, ma è stato un periodo duro e quello che ha dato inizio però
alla mia passione per la scrittura e per l’arte in generale.
Perché si, la scrittura è al primo posto per me, ma c’è
anche la musica, il teatro, i musei, i miei amati libri.
Definirei la scrittura come un rifugio, perché alla fine
rappresenta anche questo per me.
C’è stato anche un periodo che è durato un paio di anni,
dove non ho scritto assolutamente nulla. Dopo il liceo. Dopo che l’ho lasciato.
Era il 2016 e la me 16 enne era…oddio, adesso posso dire
fuori di testa. A volte succedono cose dentro di te, che tu non sai nemmeno il
come, il perché e il quando. Semplicemente succedono.
È stato un insieme di tante cose.
Comunque fatto sta che non ho ripreso a scrivere fino al
2019 e da lì, fino ad oggi, non ho più smesso.
Non è stato un blocco dello scrittore, no. Anche perché
definirmi scrittrice sarebbe troppo. Non sono ancora all’altezza.
Scrivere mi rende felice, come mi rendono felice le
recensioni di chi legge. Certo, c’è ne sono anche di negative, ma è giusto,
sono quelle che mi aiutano a migliorare e ad andare avanti, nonostante tutto.
Mi rende felice sapere che sono migliorata negli anni, in
effetti se leggo le cose che ho scritto quando ero una ragazzina di 12 anni mi
metto le mani nei capelli. A volte penso di eliminare quelle cose, ma poi mi
dico di no, che alla fine sono una prova di come e di quanto sono migliorata
negli anni.
Voglio continuare a scrivere e a migliorare, perché mi fa
bene e mi piace. So che è una cosa che forse tante persone non capiscono e va
bene cosi, anch’io non capisco tante cose.
©
Commenti
Posta un commento